DOLORE AL PIEDE: CAPIAMO INSIEME PERCHE’ E COME RISOLVERE

DOLORE AL PIEDE?
CAPIAMO INSIEME PERCHE’ E COME RISOLVERE

Scritto da: Alessia Velloccia
dolore al piede
 
Il piede rappresenta il segmento terminale dell’arto inferiore che, insieme alla caviglia, consente all’uomo di assumere la stazione eretta bipede e di compiere la deambulazione. Il movimento della locomozione normale è composto di un ciclo di base che si ripete, detto il ciclo del passo, definito come lo schema di movimento che inizia e termina con il contatto al suolo dello stesso piede. Da qui si evince che il piede, e insieme ad esso l’intera articolazione della caviglia, è sottoposto ad una serie di stress molto elevati sia durante la stazione eretta che la deambulazione, intensificati durante lo svolgimento di tutti gli sport di movimento.
 
Il piede rappresenta l’unica parte del corpo a contatto direttamente con il suolo ed è dotato infatti di:
  • buona mobilità
A tal proposito diremo che i movimenti relativi al piede vengono effettuati essenzialmente su due articolazioni:
 
– l’articolazione tibio tarsica ( che permettere di compiere i movimenti di flessione dorsale e flessione plantare),
 
– l’articolazione tra astragalo e calcagno e quella tra astragalo calcagno e navicolare ( che consentono i movimenti di pronazione e supinazione).
  • forte capacità propriocettiva
Il piede è dotato di un elevato numero di recettori distribuiti tra metatarsi, alluce, muscoli lombricali etc. che consentono di fornirgli  importanti  informazioni propriocettive e sul tipo di appoggio rispetto alla superficie di contatto.
  • elevata capacità di adattamento e di equilibrio
Questa caratteristica è data essenzialmente dalla sua conformazione anatomica che consente al piede di adattarsi con facilità a qualsiasi tipo di terreno.
 
Il piede è formato da 26 ossa (+ 2 sesamoidi), numerosi legamenti e diversi muscoli che originano principalmente sulla gamba, ma approfondiremo più avanti l’anatomia di questa importante regione corporea.
 
Il piede può essere considerato sia da un punto di vista morfologico che funzionale.
 
Morfologicamente possiamo distinguere il piede in:
  • retropiede (astragalo e calcagno)
  • mesopiede (scafoide, cuboide e i 3 cuneiformi)
  • avampiede (5 metatarsi e 14 falangi)
Funzionalmente possiamo suddividere il piede in:
  • piede astragalico ( astragalo, scafoide, 3 cuneiformi, 1°-2°-3° ossa metatarsali).  Il piede astragalico rappresenta il piede della dinamica, in quanto l’astragalo, che si inserisce all’interno della pinza bimalleolare, ha diretto contatto con la gamba e trasmette le azioni propulsive della gamba al piede.
  • piede calcaneare (calcagno, cuboide, 4°- 5° metatarso). Il piede calcaneare rappresenta il piede della statica, ovvero la parte del piede in appoggio quando si è in posizione statica. Questo si verifica perchè, non essendoci l’astragalo, non prende diretto contatto con la gamba e di conseguenza non gode dell’azione propulsiva come nel caso precedente.
 
cause dolore al piede
Come abbiamo già detto, il complesso caviglia piede è interessato da stress ripetuti e molto elevati, per questo più del 30% delle problematiche muscolo scheletriche coinvolgono appunto questa regione anatomica.
 
Il dolore ai piedi può presentarsi la mattina appena svegli, durante l’intera giornata o la sera.
 
Il dolore può presentarsi inizialmente come un fastidio sporadico fino a diventare talmente forte e insopportabile da essere invalidante nel compimento di qualsiasi attività, anche la semplice deambulazione.
 
Le cause del dolore sono molteplici e le affronteremo in modo più approfondito più avanti.
 
Tuttavia, la chiave di volta nella risoluzione di questo tipo di problematiche sta nell’individuare la giusta diagnosi tenendo conto sia dell’esatta sede del dolore, sia della durata della sintomatologia.
 
Il medico non si focalizzerà unicamente sull’articolazione del piede, ma su tutta la gamba, ai fini di escludere eventuali problematiche legate alla postura, e di conseguenza al sovraccarico su un distretto piuttosto che su un altro, o eventuali problematiche legate alla struttura mio-fasciale della zona anteriore e posteriore della gamba.
 
Quando si parla di dolore al piede, come già detto in precedenza, va considerato il fatto che sulla sua struttura va a gravare il peso dell’intero corpo e che nonostante ciò è in grado di mantenerci in posizione ortostatica permettendoci di rimanere in equilibrio e di vincere tutte quelle forze e sollecitazioni esterne che potrebbero comprometterlo. Le cause legate al dolore al piede sono molteplici e, come nella maggior parte dei casi vanno contestualizzate in funzione al soggetto, alle sue abitudini e alla sua conformazione anatomica.
 
kinetic sport center frosinone
 
Il dolore al piede non deve mai essere sottovalutato, in quanto un mal funzionamento di questa importante struttura potrebbe causare di riflesso problemi alle strutture sovrastanti. Il consiglio dunque è sempre quello di affidarsi immediatamente nelle mani di professionisti per evitare l’insorgenza di vere e proprie alterazioni  strutturali e di compensi che andranno a generare in seguito patologie associate.
 
La corretta diagnosi sarà il punto di partenza del percorso riabilitativo, che oltre a curare l’infiammazione della zona dolente, andrà a ristabilire il corretto funzionamento biomeccanico dell’articolazione.
 

IL PIEDE E LA SUA ANATOMIA

anatomia piede
 
Il piede rappresenta la base di appoggio del corpo umano in stazione eretta ed è collegato all’arto inferiore grazie all’articolazione tibio-tarsica. Con il termine di caviglia invece, intendiamo, dal punto di vista anatomico, l’articolazione tibio-tarsica, che condiziona i movimenti della gamba in rapporto al piede. Tuttavia, dal punto di vista funzionale, essa comprende anche altre articolazioni vicine, formanti così un’unica entità: il complesso articolare del retropiede, che permette di orientare la pianta del piede ed appoggiarla correttamente al suolo.
 
Il piede è l’estremità dell’arto inferiore del corpo umano. E’ un organo complesso, costituito da un grande numero di articolazioni, che ne consentono il movimento e l’adattabilità a tutte le superfici.                 
 
Si distingue in:
  • Avampiede: in cui si trovano le ossa delle falangi e dei metatarsi;
  • Mesopiede: in cui si trovano l’osso cuboideo, i tre cuneiformi, e lo scafoide tarsale;
  • Retropiede: in cui si trovano l’ astragalo e il calcagno.
Il suo scheletro si compone di tre gruppi fondamentali di ossa:
  • il tarso , che è formato da 7 ossa brevi disposte in due gruppi: uno posteriore, composto dalle due ossa più voluminose, l’astragalo (o talo) e il calcagno, e uno anteriore, che comprende l’osso navicolare (o scafoide), il cuboide e i tre cuneiformi;
  • il metatarso, che è formato da 5 ossa lunghe denominate primo, secondo, terzo, quarto e quinto osso metatarsale
  • le falangi, che si distinguono in prime falangi (o falangi prossimali), seconde falangi (o falangine, falangi mediali) e terze falangi (o falangette, falangi distali). Il primo dito (o alluce) ha solo due falangi e giace sullo stesso piano delle altre dita (a differenza del pollice della mano).
 
volta plantare piede
 
Una delle strutture più importanti del piede è rappresentata dalla volta plantare. Quest’ultima infatti consta di un’elevata capacità di adattamento rispetto a tutte le asperità del terreno in quanto modifica la sua curvatura grazie al suo alto grado di elasticità permettendo, in questo modo, di effettuare ogni tipo di movimento nelle migliori condizioni maccaniche.
 
Riassumendo, i piedi sono dunque una struttura anatomica fondamentale, in quanto su di essi agiscono tutti i carichi generati dal movimento corporeo, sia nell’attività sportiva che nella vita di tutti i giorni. Rappresentano l’unica parte a contatto con il terreno sia in posizione ortostatica, sia durante il compimento di qualsiasi movimento nello spazio.
 
I piedi agiscono come ammortizzatori scaricando il peso totale del corpo a terra, aiutando nel contempo il mantenimento della postura durante la deambulazione. Forniscono inoltre la propulsione, lo slancio e la flessibilità per camminaresaltare e correre.

LA DIVERSE TIPOLOGIE DI DOLORE

Allo studio delle singole malattie che riguardano il piede, vanno premesse due considerazioni di ordine generale:
  • le patologie riguardanti il piede sono in molti casi diverse da bambino ad adulto
  • esistono patologie diverse che riguardano diverse zone dello stesso: avampiede, retropiede e caviglia.  
Il dolore rappresenta il sintomo preponderante nella maggior parte dei soggetti adulti che soffrono di problemi ai piedi, mentre nel bambino prevalgono la presenza di deformità.
 
Il dolore acuto, escluse ovviamente lesioni di tipo traumatico, risulta piuttosto raro. Più frequente è il dolore cronico generalmente localizzato nell’ avampiede soprattutto nelle donne. Il dolore localizzato nella zona del tallone, costituiscono il problema più comune della porzione prossimale del piede.  Questo tipo di dolore è spesso acuto in particolare sotto carico. Nelle primissime fasi dell’insorgere del dolore, i pazienti non avvertono dolore a riposo. Il sito di dolore è spesso indicato nella zona mediale del tallone.
 
Diverso risulta invece il dolore posteriore del tallone che si verifica regolarmente. Quest’ultimo infatti è indirettamente correlato a un’infiammazione dovuta alle calzature e direttamente associato ad una prominenza del calcagno (deformità di Haglund)  o una deformazione distrofica del tendine di Achille alla sua inserzione. Molto comune è la presenza di una borsite superficiale del calcagno posteriore.
 
Altro problema legato al dolore della porzione prossimale del piede è la disfunzione del tibiale posteriore  caratterizzata da dolore e lassità posteriore del malleolo mediale. Nel caso in cui questa patologia venga trascurata, il suo evolversi sarà la causa della presenza del piede piatto.

LE PROBABILI CAUSE

problemi piede
 
Le cause più comuni di dolore al piede sono:
  • usura delle articolazioni
  • malformazioni
  • deformità
  • stati infiammatori di ossa o parti molli
  • calzature non idonee
  • difetti di postura
L’avampiede è la sede più frequente delle problematiche del piede. Nove volte su dieci colpisce le donne spesso a causa dell’uso di calzature incongrue come tacchi alti e punta stretta. Il dolore del retropiede spesso è espressione di patologie riguardanti le parti molli, come ad esempio la fascite plantare, o la disfunzione del muscolo tibiale posteriore.
Dolori cronici indicati nella zona mediale del piede risultano spesso effetti secondari di fenomeni di artrite degenerativi che intessano una o più articolazioni di questa regione corporea. Tuttavia, anche patologie di ordine generale possono essere causa di problemi ai piedi coinvolgendoli direttamente ( diabete, malattie vascolari) o indirettamente (patologie spinali).

I POSSIBILI RIMEDI

Come già detto ,le cause del dolore riferito al piede sono molteplici. Una volta inquadrata e diagnosticata la patologia (attraverso esami specifici), verranno utilizzati rimedi volti alla risoluzione del problema  che ha come scopo la riduzione del processo infiammatorio ivi instauratosi, la riduzione del dolore e il recupero della corretta biomeccanica dell’articolazione colpita al fine di tornare a svolgere ogni tipo di attività.
 
Il programma terapeutico,  varia fra le diverse patologie. Esso si avvale della fisioterapia manuale, strumentale e chinesiologica.  A volte, può essere consigliato l’utilizzo di ortesi e plantari realizzati tramite la valutazione e  lo studio dell’appoggio plantare del paziente  attraverso uno specifico esame baropodometrico.
Tuttavia, spesso, basterebbe fare degli accorgimenti per non causare danni a questa importante struttura anatomica utilizzando ad esempio calzature confortevoli ( evitando tacchi, scarpe a punta o di misura errata) , mantenendo una dignitosa elasticità della volta plantare e di tutte le strutture muscolari della gamba, facendo trattare eventuali callosità da uno specialista, e infine tenendo sotto controllo il peso.
 
La filosofia di cura del KINETICSPORTCENTER è suddivisa in 5 fasi, con particolare attenzione alla progressione dei carichi di lavoro.

1. STEP

Riduzione del dolore e dell’infiammazione
Gli obbiettivi di questa prima fase di lavoro sono la riduzione della sintomatologia dolorosa e del quadro infiammatorio instauratasi, nonchè la riduzione del gonfiore attraverso l’utilizzo di sofisticate tecnologie riabilitative

2. STEP

RECUPERO DELL’ARTICOLARITA’ E DELLA FLESSIBILITA’
L’obbiettivo è quello di raggiungere il completo range di movimento di un’articolazione o il ripristino di un movimento specifico in assenza di dolore.

3. STEP

RECUPERO DELLA FORZA E DELLA RESISTENZA MUSCOLARE
L’obbiettivo del terzo step è il ripristino della forza muscolare e il recupero della resistenza del paziente attraverso un protocollo di lavoro personalizzato.

4. STEP

RECUPERO DELLA COORDINAZIONE
L’obbiettivo di questa fase è il recupero della coordinazione e della completa percezione del corpo.

5. STEP

RECUPERO GESTUALITA’
L’obbiettivo della quinta fase è, per la persona comune, il recupero delle normali gestualità della vita attiva, mentre per l’atleta il recupero del gesto tecnico nello sport specifico che dovrà essere eseguito con precisione.
 

RECUPERO DELLA FORZA E DELLA RESISTENZA MUSCOLARE

 
 
Via Cona, 86 – 03030 Castelliri (FR)
 
Via Gaeta (I Traversa), 9 – 03023 Ceccano (FR)
 
Pubblicato da: Sara Mancini in Fisioterpia • 14 Febbraio 2019